Risposta di Vytenis Andriukaitis a nome della Commissione
29.7.2015
La legislazione dell'UE sull'igiene dei prodotti alimentari[1] stabilisce norme sanitarie rigorose che gli operatori alimentari devono rispettare per l'immissione degli alimenti sul mercato. La responsabilità dell'applicazione delle norme dell'UE sulla filiera agroalimentare spetta agli Stati membri i quali devono verificare, attraverso controlli ufficiali, che gli operatori rispettino i requisiti da esse derivanti in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. I controlli ufficiali devono essere effettuati regolarmente e con frequenza appropriata in base ad una valutazione dei rischi e devono essere adottate misure per garantire pratiche eque, eliminare i rischi e sanzionare le non conformità. La Commissione europea verifica che gli Stati membri esercitino i loro obblighi in materia di controlli, anche attraverso audit in loco. La corretta attuazione della legislazione dell'UE sulla filiera agroalimentare è essenziale per tutelare i consumatori e le imprese che operano nel rispetto della legge.
La Commissione è impegnata a continuare a lavorare con gli Stati membri per rafforzare le loro capacità di attuazione, anche in relazione a potenziali pratiche fraudolente. La proposta legislativa[2] di revisione del regolamento (CE) n. 882/2004[3] costituisce un passo fondamentale in tale direzione.
- [1] Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull'igiene dei prodotti alimentari (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 1-54).
- [2] COM(2013)265 final. Cfr. http://ec.europa.eu/food/safety/official_controls/review/index_en.htm
- [3] Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1-141).