La Commissione deve ancora procedere al riconoscimento del marchio agroalimentare «Mirto di Sardegna», nonostante il relativo decreto del ministero delle Politiche agricole e forestali sia stato emanato nel luglio 2013.
Nel decreto è stato stabilito che l'imbottigliamento del mirto deve avvenire esclusivamente nel territorio della Regione autonoma della Sardegna, al fine di garantire la qualità del prodotto e la puntuale informazione dei consumatori sulla provenienza del distillato.
Sembra che la Commissione sia contraria a questa clausola poiché violerebbe i principi di libera concorrenza. Tuttavia è noto come il trasporto del liquore su lunghe distanze possa pregiudicarne la stabilità e comprometterne la qualità e le caratteristiche che lo rendono un prodotto unico.
Non ritiene forse la Commissione che il degrado di un simile prodotto a causa del trasporto possa concretizzarsi in rischi connessi all'imbottigliamento e nuocere alla reputazione dell'intero comparto?