Stop perreras
2.6.2016
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-004588-16
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Laura Ferrara (EFDD) , Tiziana Beghin (EFDD) , Isabella Adinolfi (EFDD) , Dario Tamburrano (EFDD) , Marco Affronte (EFDD) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD) , Eleonora Evi (EFDD)
In Spagna, nella maggior parte delle Comunidades Autonomas, vige una normativa che consente il massacro di cani e gatti dopo pochi giorni dalla loro entrata nelle «Perreras», i canili in cui vengono detenuti cani e gatti randagi o abbandonati.
Il governo spagnolo ritiene di risolvere il problema del randagismo e del sovraffollamento dei canili praticando l'eutanasia di animali sani e adottabili, in contrasto con l'art.13 del trattato di Lisbona secondo cui gli animali devono essere riconosciuti come «esseri senzienti» e trattati come tali. Durante la permanenza nelle perreras gli animali sono privi di assistenza e spesso anche di cibo e acqua e la loro soppressione avviene nei modi più cruenti.
In base alle risoluzioni del Parlamento europeo sulla definizione di un quadro giuridico dell'UE per la protezione degli animali domestici e randagi (2012/2670(RSP) e su una nuova strategia in materia di benessere degli animali per il periodo 2016-2020(2015/2957(RSP), può la Commissione far sapere se:
- —ritiene di poter porre fine a tale mattanza;
- —ritiene di poter predisporre un quadro normativo che garantisca agli animali, in particolare a cani e gatti, standard minimi di protezione in tutta l'Unione europea, prevedendo espressamente il divieto della loro uccisione;
- —l'UE intende adottare misure concrete a livello europeo a tutela della vita dei cani e in generale degli animali domestici?