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Interrogazione parlamentare - E-009589/2016Interrogazione parlamentare
E-009589/2016

Piano di comunicazione del governo italiano per favorire il consumo di carne tra i giovani

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-009589-16
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Eleonora Evi (EFDD) , Dario Tamburrano (EFDD) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD) , Isabella Adinolfi (EFDD) , Marco Zullo (EFDD) , Marco Affronte (Verts/ALE) , Laura Ferrara (EFDD)

Gli stili di vita e di consumo stanno cambiando, soprattutto tra i più giovani. Il bilancio dei primi nove mesi dell'anno indica infatti una riduzione degli acquisti di carni (-5,6 %), salumi (-5,2 %), di latte e derivati (-3,6 %)[1].

La fascia dei giovani nati tra il 1980 e il 2000 è la più attenta a questa problematica, tanto che il 25 % di loro non mangerebbe carne rossa e il 67 % considererebbe la carne dannosa per la salute[2].

Al convengo dell'Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi svoltosi a Milano il 22 novembre scorso il MIPAAF ha presentato un piano di comunicazione (di 3,8 milioni di euro) per arginare la «contro-informazione» sulla carne che dilagherebbe in rete e che influenzerebbe soprattutto i cosiddetti «millennials»[3].

Alla luce delle raccomandazioni del World Cancer Research Fund, tra cui limitare l'assunzione di carni rosse e processate[4], della classificazione IARC dei salumi come «certamente cancerogeni» e delle carni rosse come «probabilmente cancerogeni[5]» e dato che l'Italia, a differenza di molti altri Stati membri, non identifica la carne rossa/processata tra i fattori di rischio per il cancro[6], può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti: