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Interrogazione parlamentare - E-003600/2017Interrogazione parlamentare
E-003600/2017

VP/HR — Misure di sicurezza richieste alle autorità della Bosnia

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003600-17
alla Commissione (Vicepresidente/Alto Rappresentante)
Articolo 130 del regolamento
Matteo Salvini (ENF) , Edouard Ferrand (ENF)

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (Relazione 2017 — Consiglio consultivo per la sicurezza all'estero (OSAC) — Ufficio della sicurezza diplomatica) considera Sarajevo «un luogo di livello di minaccia elevato per le attività terroristiche che sono dirette contro gli interessi ufficiali del governo degli Stati Uniti o che ledono tali interessi».

La relazione indica inoltre: «Nel corso della guerra del 1992-95 un gran numero di combattenti islamici si sono recati nella Bosnia-Erzegovina per contribuire agli sforzi bellici dei musulmani bosniaci. Centinaia di essi sono rimasti attivi nei raggruppamenti e nelle organizzazioni islamiche fondamentaliste esercitando una notevole influenza su certi segmenti della comunità musulmana di Bosnia».

La relazione continua affermando: «Durante gli ultimi anni si stima che molti cittadini si siano recati in Siria e in Iraq il che fa della Bosnia-Erzegovina uno dei principali paesi di provenienza pro-capite di combattenti stranieri in tale conflitto. Per tutto il 2016 l'Agenzia statale di investigazione e protezione (SIPA) della Bosnia-Erzegovina ha effettuato diversi raid arrestando persone sospettate di appartenere o sostenere i combattenti stranieri».

Condivide il VP/AR i timori del governo americano?

Alla luce dei negoziati in corso sulla domanda di adesione della Bosnia all'UE, quali misure di sicurezza sarà tenuto ad adottare il governo della Bosnia?