Risultati di uno studio del CNR sul mercurio nel sangue dei cittadini di Augusta, Melilli e Priolo
14.1.2019
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000146-19
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Ignazio Corrao (EFDD) , Isabella Adinolfi (EFDD) , Dario Tamburrano (EFDD) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD)
Lo sversamento delle acque reflue dell'impianto di cloro-soda (incontrollato almeno fino alla fine degli anni Settanta) ha determinato un grave stato di contaminazione da mercurio nell'ambiente marino della Rada di Augusta.
Allarmanti livelli di mercurio sono stati recentemente misurati sia nell'ambiente abiotico (sedimenti, acqua di mare, atmosfera), sia nel comparto ittico. Lo studio condotto dal CNR e dall'Azienda sanitaria provinciale di Siracusa ha rilevato elevati livelli di mercurio nel sangue e nei capelli della popolazione investigata, direttamente riconducibili al consumo di pesce locale.
I valori di dose settimanale tollerabile provvisoria (PTWI) calcolati eccedono il valore di sicurezza FAO/OMS, specialmente nei residenti ad Augusta, esponendo i cittadini, già martoriati da tumori e malattie, a un ulteriore serio rischio per la salute.
Ad oggi manca una direttiva ad hoc sugli agglomerati industriali, che preveda controlli più stringenti.
Può la Commissione far sapere:
- 1)Se la mancanza di bonifica e di riduzione del rischio di contaminazione umana, marittima, e ittica nel triangolo Augusta-Priolo-Melilli violi più direttive europee?
- 2)Come intende agire sulle autorità competenti affinché vengano avviate le bonifiche?
- 3)Quali strumenti normativi europei possono essere utilizzati ad oggi per verificare la necessità di una bonifica negli agglomerati industriali e intervenire con maggiori risorse economiche?