Interrogazione parlamentare - E-000612/2019(ASW)Interrogazione parlamentare
E-000612/2019(ASW)

Risposta di Günther Oettinger a nome della Commissione europea

La Commissione gestisce i fondi dei contribuenti dell'UE nel pieno rispetto del quadro normativo dell'Unione e si adopera per migliorare costantemente i propri sistemi. Di conseguenza terrà conto delle raccomandazioni della Corte dei conti europea.

In materia di subcontratti di sovvenzione, anche nel contesto delle reti delle organizzazioni non governative (ONG), le norme sono state chiarite nel regolamento finanziario del 2018, garantendo quindi un'applicazione uniforme. Per i progetti attuati da vari beneficiari, in alcuni settori politici (ad es. la ricerca) la Commissione dispone di informazioni dettagliate su tutti i beneficiari dei fondi UE. Per altri (ad es. le relazioni esterne) la Commissione sta sviluppando un sistema di gestione che consentirà di registrare i finanziamenti a tutti i beneficiari di un contratto con l'UE, il cui completamento è previsto per il 2021.

Nella gestione indiretta la Commissione si impegna a garantire, mediante verifiche appropriate, che gli organi delle Nazioni Unite applichino correttamente le proprie norme e procedure. Per quanto riguarda il sistema di classificazione delle organizzazioni come ONG si segnala che il termine ONG, nonostante sia ampiamente utilizzato, non ha una definizione ufficiale nel diritto internazionale né in quello dell'UE. Vi sono tuttavia due criteri comunemente accettati per identificare un'organizzazione come ONG: deve essere un'organizzazione privata e senza scopo di lucro. Le organizzazioni che soddisfano questi due criteri, che sono oggettivi e verificati dai servizi della Commissione, sono autorizzate a identificarsi come ONG.

La modifica del sistema richiederebbe un'armonizzazione a livello dell'UE del concetto di ONG, che dovrebbe essere approvata dai legislatori. La Commissione non può definire tali criteri autonomamente. Viste le diverse interpretazioni del concetto di «ONG» tra paesi e settori politici, un'armonizzazione potrebbe risultare problematica.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile 2019
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