Geotermia e falda acquifera
18.4.2019
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002019-19
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Dario Tamburrano (EFDD)
Il Monte Amiata custodisce un'importante falda acquifera dalla quale attinge un acquedotto. Ai piedi del monte, a sudovest, sono in funzione cinque centrali geotermoelettriche.
In una conferenza pubblica, il geologo Andrea Borgia ha mostrato come la falda geotermica sfruttata dalle centrali e la falda acquifera sono interconnesse e come l'estrazione dei fluidi geotermici provoca il deterioramento qualitativo (aumento dell'arsenico) e quantitativo della falda acquifera, che prima dell'inizio dello sfruttamento geotermico era decisamente più alta. In particolare:
- —quando le centrali geotermoelettriche sono state chiuse o hanno operato a regime ridotto, la falda acquifera è risalita ed è aumentata la portata della maggiore sorgente (Galleria Nuova);
- —nella zona sudovest della falda si è prodotto un «buco nell'acqua» (un punto in cui la falda si abbassa e l'acqua è aspirata verso il basso), mostrato anche dai dati dei piezometri che la Regione ha recentemente fatto installare dall'operatore delle centrali geotermoelettriche.
Alla luce di quanto precede, può la Commissione far sapere:
- 1)se è a conoscenza di questa situazione e se essa risulta dai piani di gestione dei bacini idrografici trasmessi dall'Italia?
- 2)Se l'Italia, rispetto a questa situazione specifica, attua in modo soddisfacente la legislazione unionale per proteggere i corpi idrici sotterranei e impedirne il deterioramento?