Il 30 giugno 2019 l'UE e il Vietnam hanno firmato un accordo di libero scambio che prevede il quasi completo azzeramento dei dazi doganali (-99 %) e un contingente a dazio zero di circa 80 000 tonnellate di riso in ingresso dal Vietnam nel mercato comunitario. I produttori e le associazioni di categoria italiane, come Confagricoltura, Coldiretti e Ente Nazionale Risi, sono fortemente preoccupati per le pesantissime ricadute dell'accordo per l'Italia, primo produttore europeo di riso con oltre 4 000 aziende. Il riso asiatico non rispetta standard di sostenibilità ambientale e sociale e ha costi produttivi nettamente inferiori al riso europeo, causando una concorrenza sleale insostenibile. Considerato che nell'ultimo anno le importazioni di riso lavorato di varietà Japonica a dazio zero verso l'UE sono aumentate esponenzialmente fino a 52 000 tonnellate (+149 %); preso atto che la varietà Japonica rappresenta il 75 % della produzione risicola europea e che quindi i produttori e le associazioni di categoria italiane chiedono all'UE l'adozione urgente di una clausola di salvaguardia per il riso europeo sulle importazioni di riso Japonica lavorato, al fine di tutelare i produttori nostrani.
Può la Commissione indicare:
1)
Se intende dar seguito alle richieste degli operatori italiani del settore risicolo?
2)
Se non ritiene necessario procedere quanto prima alla revisione dell'accordo UE-Vietnam al fine di salvaguardare il riso italiano ed europeo?