Nel giugno 2019 la Commissione europea e gli Stati del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay) hanno raggiunto un accordo di libero scambio che permetterà a questi paesi sudamericani di esportare verso il mercato dell'UE 180.000 tonnellate a dazio zero di zucchero grezzo. Inoltre, sarà concessa al Paraguay un'ulteriore quota di esportazione pari a 10.000 tonnellate di zuccheri speciali, tra cui lo zucchero biologico. I produttori italiani, riuniti nella cooperativa dei produttori bieticoli (Coprob), temono che quest'accordo provocherà gravissime ricadute sulla produzione italiana, già in forte sofferenza a causa del crollo del prezzo dello zucchero, a seguito della fine del regime delle quote nel 2017.
Il Brasile è il primo esportatore mondiale di zucchero, il Paraguay è il secondo produttore di zucchero biologico nel mondo, ma i paesi del Mercosur non garantiscono i medesimi standard di qualità e sostenibilità garantiti dalla produzione italiana di zucchero. Con questo accordo, nel mercato dell'UE aumenterà la concorrenza al ribasso, causata dai paesi del Mercosur, con importazioni a basso costo che di conseguenza metteranno a rischio la sopravvivenza della filiera italiana dello zucchero e dei relativi posti di lavoro.
Alla luce di quanto precede, la Commissione:
1)
Intende rivedere l'accordo UE-Mercosur, in seguito alle segnalazioni dei produttori italiani?
2)
Come intende assicurare coerenza e tutela nei confronti degli operatori italiani della filiera bieticola?