Hotspot di Samos
12.9.2019
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002745-19
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Rosa D'Amato (NI) , Laura Ferrara (NI) , Isabella Adinolfi (NI)
A Samos, in Grecia, sorge un centro di prima accoglienza per migranti che si è trasformato in una prigione sovraffollata in cui migliaia di persone, tra cui moltissimi bambini, sono rimasti intrappolati.
La Onlus Still I Rise, fondata da Nicolò Govoni, cerca di restituire ai bambini e ai ragazzi presenti a Samos il diritto all'educazione, alla protezione e alla sicurezza.
Nello hotspot ci sono circa 3 400 persone, tra cui un migliaio di minori, in una struttura costruita per 650 persone. In base ai flussi migratori, ci sono stati picchi di 5 000 persone. In tutta la struttura ci sono due medici e i servizi igienici sono insufficienti.
In data 11 giugno la Still I Rise ha depositato una denuncia alla procura di Samos contro la gestione del Centro di accoglienza e identificazione dell'isola, per condannare le violazioni dei diritti umani perpetrate contro la popolazione minorile non accompagnata che vive nel campo[1].
La Commissione intende verificare:
- 1)In tempi rapidi e con frequenza, la gestione delle strutture dei punti di crisi?
- 2)Se nell'hotspot siano rispettati i principi contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE e quali azioni intende adottare, nel rispetto del principio di sussidiarietà, per la risoluzione dei problemi denunciati dalla Onlus?
- [1] https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/20/tra-lindia-e-la-grecia-la-missione-di-nicolo-per-i-diritti-dei-bambini/4906286/