Messa al bando dei prodotti agroalimentari contenenti glifosato in Europa
11.10.2019
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003242-19
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Ignazio Corrao (NI)
Dati recenti indicano che il 9,1 % dei campioni di grano analizzati dagli Stati membri contiene residui di glifosato, seppure al di sotto dei limiti consentiti dal regolamento 293/2013, che ammontano a 10 mg di glifosato per ogni kg di frumento.
Tale soglia è elevata e non prende in considerazione l'effetto cumulativo che ha un impatto sulla quotidiana alimentazione.
Negli ultimi anni diversi enti (IARC, OMS, American Cancer Society e l'Istituto Ramazzini) hanno messo in luce gli effetti cancerogeni e i rischi sulla salute.
Inoltre, nel 2011 è stata accertata scientificamente l'attività antibiotica della molecola «glyphosate» sui batteri intestinali benefici, ad esempio Lactobacillus e Bifidobacteria.
La raccomandazione comunitaria 187/2005/CE ha stabilito il divieto definitivo di commercializzare e utilizzare qualunque tipo di antibiotico, se non per uso terapeutico, a partire dal primo giugno 2006.
Può quindi la Commissione fornire:
- 1)un parere sulla completa messa al bando dei prodotti agroalimentari contenenti glifosato per via della sua azione antibiotica?
- 2)un giudizio sull'applicazione del principio di precauzione nel divieto di importazione dei prodotti contenenti glifosato?
- 3)una nuova valutazione dell'EFSA sulla dose giornaliera tollerabile di glifosato per potere determinare una nuova concentrazione massima consentita?