Peste suina
4.3.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001298/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Sergio Berlato (ECR), Raffaele Fitto (ECR), Carlo Fidanza (ECR), Pietro Fiocchi (ECR), Raffaele Stancanelli (ECR), Nicola Procaccini (ECR)
Peste suina africana e ruolo di cacciatori e silvicoltori.
La diffusione della peste suina africana (PSA), malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici, non solo in Italia, ma anche nei paesi dell'UE e fuori di essa, è sempre più grande.
L’impatto di natura economica nei vari paesi coinvolti può tradursi, per un solo focolaio di PSA, nella perdita di oltre 5000 posti di lavoro e nel blocco delle esportazioni di carni suine. Alla luce di quanto precede, chiediamo alla Commissione:
- 1.Se è a conoscenza del fatto che, tra le varie misure di prevenzione ed eradicazione del proliferarsi di questa malattia, un ruolo importante viene svolto dai cacciatori e dai silvicoltori, riconosciuti dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) come i principali esperti nella ricerca, individuazione e reperimento delle carcasse dei cinghiali morti per la peste suina e nella gestione e contenimento delle popolazioni di cinghiali. I cacciatori e silvicoltori in questo ruolo sono coadiuvati da associazioni cinofile che hanno realizzato un progetto sperimentale per la preparazione di cani da “detection”, addestrati al rilevamento delle carcasse di cinghiale;
- 2.In che modo la Commissione potrebbe eventualmente riconoscere il ruolo di primaria importanza svolto da cacciatori e silvicoltori nell’attività di contenimento della PSA.
Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2020