Cronologia delle notizie e dei fatti noti in Cina a dicembre 2019 e gennaio 2020, quando si è sospettata l'insorgenza di un nuovo virus, poi chiamato SARS-CoV-2
13.5.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002964/2020
al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Articolo 138 del regolamento
Anna Bonfrisco (ID), Mara Bizzotto (ID)
Diversi Global Media Outlet, think tank e piattaforme digitali propongono cronologie dell'insorgenza del SARS-CoV-2 in Cina. Tuttavia, il SEAE, attraverso la comunicazione strategica, non ha presentato ai cittadini europei, vittime di disinformazione, una relazione contenente una propria versione.
Già a dicembre 2019 e gennaio 2020, le autorità cinesi hanno adottato misure di censura e punizione contro alcuni ricercatori e personale medico di Wuhan, accusandoli di far circolare falsità, mentre il loro intento era di portare i cittadini a conoscenza della possibile insorgenza di un nuovo patogeno.
- 1.Può il SEAE informare sul numero di notizie e post eliminati da internet dalle autorità cinesi nei mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020, nell'esercizio della loro massiva e intrusiva censura dei contenuti di internet, con riguardo all'insorgenza del nuovo coronavirus?
- 2.Se, come riportato da Lancet, i primi casi di polmonite acuta, che facevano sospettare l'insorgenza di un nuovo virus simile al SARS, sono stati osservati nei primi giorni di dicembre 2019, il SEAE ha chiesto alla Cina perchè ha reso pubblico il sequenziamento genomico del nuovo coronavirus solo il 9 gennaio 2020?
- 3.Può il SEAE, attraverso la comunicazione strategica, elaborare una relazione sui punti esposti?