Accordi bilaterali in materia di turismo
18.5.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003053/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Stefania Zambelli (ID), Silvia Sardone (ID)
La Commissione ha presentato alcune linee guida per aiutare gli Stati a eliminare gradualmente le restrizioni di viaggio, aprendo le frontiere interne e consentendo la riapertura delle imprese turistiche, previa adozione di apposite precauzioni sanitarie.
L'approccio proposto per tale ripristino dovrebbe tenere in considerazione gli interessi di tutti i Paesi senza creare svantaggi, visto che l'accesso ai servizi di trasporto è essenziale per il settore turistico che rappresenta il 10% del PIL dell'UE.
L'eliminazione delle restrizioni nelle aree che hanno una situazione epidemiologica simile dovrebbe avvenire senza discriminazioni tra cittadini dell'UE e residenti dello stesso Stato.
Alcuni Stati stanno concludendo accordi bilaterali nelle suddette materie e rischiano di restare esclusi da tali accordi soprattutto i paesi del Mediterraneo o zone di essi, in quanto più duramente colpiti dalla pandemia in alcuni focolai.
Ciò premesso, può la Commisione rispondere ai seguenti quesiti:
- 1.Ritiene che tali accordi bilaterali possano causare svantaggi competitivi agli altri Stati e in che modo intende assicurare che non vi siano discriminazioni?
- 2.In che modo intende differenziare, anche all'interno dei singoli Stati, tra zone focolaio e zone che non hanno avuto particolari criticità, garantendo al contempo sicurezza e salute?
- 3.Intende promuovere un tavolo di confronto sul tema della riapertura delle frontiere e degli accordi multilaterali per la ripresa del turismo, richiamando tutti al rispetto del principio di solidarietà?
Sostenitori[1]
- [1] La presente interrogazione è sostenuta da deputati diversi dagli autori: Marco Campomenosi (ID), Massimo Casanova (ID)