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Interrogazione parlamentare - E-003124/2020Interrogazione parlamentare
E-003124/2020

Esecuzioni sommarie di rifugiati nei campi di Tindouf

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003124/2020/rev.2
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Silvia Sardone (ID)

Secondo le notizie riportate dai mezzi d'informazione, il 28 aprile 2020 l'esercito algerino ha aperto il fuoco contro un gruppo di rifugiati saharawi nei campi di Tindouf, in Algeria, mentre cercavano di spostarsi tra due campi. Due persone sono state ferite gravemente. Un'altra è stata ferita e altre sei sono state arrestate. In seguito al clamore che la vicenda ha suscitato nei campi, dove la repressione si è acuita per via dello stato di emergenza legato alla pandemia di Covid-19, le autorità algerine hanno costretto i parenti dei feriti a non sporgere denuncia all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, subordinando il rilascio dei sei detenuti al loro silenzio.

Non si tratta di un atto isolato. L'uso di armi da fuoco contro i civili saharawi è stato segnalato da diverse organizzazioni non governative, che dal 2014 hanno denunciato almeno altri otto omicidi. Ciononostante l'Algeria, paese ospitante dei rifugiati saharawi, non ha mai avviato indagini, violando così l'obbligo di proteggere il diritto alla vita nonché le libertà di circolazione, di espressione e di stabilire il proprio domicilio, sancite dalla convenzione delle Nazioni Unite relativa allo status dei rifugiati.

Intende la Commissione intervenire presso le autorità algerine per esigere l'avvio di indagini giudiziarie su questi eventi?

Ultimo aggiornamento: 29 giugno 2020
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