Dipendenza dell'UE dal mercato farmaceutico cinese
1.9.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-004734/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Stefania Zambelli (ID), Mara Bizzotto (ID), Simona Baldassarre (ID), Rosanna Conte (ID), Anna Bonfrisco (ID), Gianantonio Da Re (ID)
Dagli anni 2000 in poi la Cina è diventata il più grande produttore mondiale di ingredienti farmaceutici, arrivando a detenere il 60 % della produzione mondiale di intermedi, elementi imprescindibili per la costruzione dei principi attivi dei nostri farmaci.
Nonostante sia l'European Fine Chemical Group sia l'Aschimfarma tramite il vicepresidente Baccalini evidenzino come le capacità produttive e le tecnologie europee per realizzare 350 farmaci testati siano al 90 %, in Europa esiste in Austria un unico laboratorio che ospita tutte le fasi per produrre un antibiotico salvavita come la penicillina.
L'UE registra una dipendenza dal mercato cinese dell'85-90 % per gli ingredienti e del 33 % per i principi attivi.
Inoltre, la recente pandemia ha evidenziato significativamente le carenze di approvvigionamento.
La presentazione alla Commissione dei dati raccolti da parte della Chemical Pharmaceutical Generic Association a metà settembre sarà un utile strumento per elaborare una strategia europea che riequilibri l'attuale sproporzione.
Ciò premesso, si chiede alla Commissione di rispondere alle seguenti domande:
- 1.Quali saranno i tempi di elaborazione e realizzazione della strategia sull'argomento?
- 2.Tra gli obiettivi strategici vi è quello di eliminare o ridurre significativamente l'attuale dipendenza farmaceutica europea dalla Cina e attraverso quali strumenti?