Interrogazione parlamentare - E-004894/2020(ASW)Interrogazione parlamentare
E-004894/2020(ASW)

Risposta di Mariya Gabriel a nome della Commissione europea

La Commissione, guidata da Eurostat, raccoglie da molti anni i dati statistici relativi ai settori creativi e culturali. Queste statistiche armonizzate riguardano molti settori sociali ed economici diversi: l'occupazione, le imprese, il commercio internazionale, i prezzi, la spesa pubblica e la partecipazione culturale.

I dati sono pubblici e possono essere consultati su Eurobase; nella serie «Statistics Explained» vengono inoltre pubblicati diversi articoli tematici sulla cultura. Nel 2019 Eurostat ha inoltre pubblicato «Culture statistics» e nel 2018 il manuale metodologico «Guide to Eurostat culture statistics»[1].

I dati sui settori culturali figurano in diverse raccolte di dati Eurostat, ma la copertura del settore culturale dipende dalle fonti dei dati. Ci si aspetta un graduale miglioramento della situazione.

Attualmente non esiste una definizione statistica concordata di «settori creativi e culturali», che però è necessaria per la raccolta di dati armonizzati. La Commissione si aspetta un contributo importante per tale quadro statistico dal progetto pilota «Measuring Cultural and Creative Sectors». I risultati finali del progetto pilota saranno disponibili entro dicembre 2022.

Per quanto riguarda la mappatura dell'impatto della pandemia di COVID-19 in Europa, Eurostat e gli istituti nazionali di statistica degli Stati membri hanno avviato una serie di iniziative a tale proposito[2]. Sarà effettuata una stima dell'occupazione nel settore culturale sulla base dei dati trimestrali dell'indagine sulla forza lavoro dell'UE.

Ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2020
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