Risposta della Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager a nome della Commissione europea
16.12.2020
Nel progettare gli strumenti necessari per il conseguimento degli obiettivi del Green Deal senza trascurare nessuno, la Commissione presta particolare attenzione agli impatti economici, ambientali e sociali. In tale contesto gli orientamenti sugli aiuti di Stato nell'ambito del sistema di scambio delle quote di emissioni (ETS) svolgono un ruolo fondamentale, consentendo agli Stati membri di prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di CO2 da parte di quei settori che risultano più esposti a tale rischio di rilocalizzazione al di fuori dell'Europa a causa dei costi indiretti del sistema ETS. Nel corso della revisione dei settori pertinenti, la Commissione ha valutato la loro esposizione a tale rischio e ha redatto l'elenco dei settori ammissibili alla compensazione sulla base di dati oggettivi sia quantitativi sia qualitativi. La Commissione riconosce che alcuni settori possono essere esposti al rischio di rilocalizzazione a causa di pressioni più generali dovute alla concorrenza internazionale. Tuttavia, se tale rischio non dipende dai costi indiretti del sistema ETS, la loro compensazione non contribuisce significativamente alla riduzione del rischio di rilocalizzazione delle emissioni di CO2 ad essi dovuto, che è lo scopo degli orientamenti sugli aiuti. La Commissione dispone di altri strumenti per contrastare ulteriori rischi di rilocalizzazione delle emissioni di CO2, tra cui quelli di difesa commerciale, e sta lavorando a una proposta per un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere.
Per quanto riguarda i parametri quantitativi per valutare il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di CO2 dovuto ai costi indiretti del sistema ETS, la Commissione ha valutato attentamente l'intensità degli scambi e l'intensità delle emissioni indirette. L'intensità di queste ultime nel settore della ceramica (0,548 kgCO2/EUR) non raggiunge la soglia necessaria pari a 1 kgCO2/EUR, il che indica che l'impatto sulla competitività dovuto ai costi indiretti del sistema ETS è limitato. L'analisi quantitativa è stata integrata da una valutazione qualitativa di ciascun settore interessato, effettuata dalla Commissione con l'assistenza di un consulente esterno indipendente, Tale consulente ha concluso che, per quanto riguarda il settore della ceramica, il rischio di ricollocazione a causa dei costi indiretti del sistema ETS è medio-basso: la domanda è in aumento, in quanto l'UE è un'esportatrice netta e la penetrazione delle importazioni è limitata; inoltre, i margini di profitto sono influenzati solo marginalmente dai costi indiretti del sistema ETS e, al momento, la potenziale riduzione ulteriore del consumo di energia è bassa.
Dato che gli orientamenti attuali scadono il 31 dicembre 2020, entro l'inizio della fase IV dell'ETS dell'UE è necessario adottare dei nuovi orientamenti sugli aiuti di Stato nell'ambito dell'ETS al fine di garantire la certezza del diritto e consentire agli Stati membri di concedere aiuti ai settori ammissibili. Gli orientamenti sugli aiuti di Stato del sistema ETS hanno un obiettivo diverso dall'affrontare i gravi effetti della crisi COVID‐19 sull'economia europea. La Commissione ha adottato misure importanti per garantire che l'UE disponga degli strumenti adeguati per fronteggiare questa importante sfida, tra cui il quadro temporaneo, che è stato più volte modificato per rispondere alle esigenze mutevoli della crisi COVID‐19.