Accordo CETA: allarmante aumento di importazioni di carne e grano trattati dal Canada in UE. Richiesta l'urgente revisione dell'accordo UE-Canada
12.10.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-005558/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Mara Bizzotto (ID)
A tre anni dall'introduzione dell'Accordo CETA UE-Canada, i dati Istat dei primi semestri 2019 e 2020 mostrano il raddoppio delle importazioni di agroalimentare canadese in Italia, mentre l'aumento delle esportazioni di prodotti italiani in Canada è solo del 14 %.
I produttori italiani e Coldiretti lamentano che questo squilibrio è causato dalla concorrenza sleale del Canada, che mantiene standard produttivi qualitativamente inferiori e meno onerosi di quelli europei in sicurezza, tracciabilità e sostenibilità.
La DG Salute e sicurezza alimentare della Commissione ha rilevato che i produttori canadesi trattano la carne con ormoni nonostante, nell'ambito del CETA, la Commissione abbia confermato il divieto d'importazione in UE di carne agli ormoni dal Canada, ai sensi della Direttiva 96/22/CE, modificata dalla Direttiva 2003/74/CE.
Il grano canadese viene prodotto utilizzando l'erbicida glifosato in preraccolta, con modalità vietate in Italia, e in Europa è stata imposta la riduzione dell'uso di questa sostanza in agricoltura.
Tenuto conto del fatto che, a fronte dell'esponenziale aumento dell'82 % di importazioni di cereali dal Canada in Italia, sono crollati i prezzi del grano italiano, e della pericolosità dell'importazione in UE di carne canadese prodotta con ormoni, si chiede alla Commissione:
- 1.Intende rivedere urgentemente l'accordo CETA, bloccando le importazioni in UE di grano e carne canadesi trattati?
- 2.Come sosterrà i produttori italiani che subiscono ingenti danni economici dalla concorrenza sleale del Canada?