Taranto. Fanghi di altoforno spediti a Cipro in impianti con norme di trattamento meno severe rispetto a quelle italiane
19.10.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-005675/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Rosa D'Amato (NI), Ignazio Corrao (NI), Piernicola Pedicini (NI)
Con determina dirigenziale n. 578/2019, la Provincia di Taranto[1] ha autorizzato, art.9 regolamento (CE) 1013/2006, la spedizione transfrontaliera di 50 000 tonnellate di rifiuti non pericolosi CER 10.02.14 il cui produttore è ArcelorMittal Italia spa, con notifica generale IT020525, per trasporto e recupero con operazione R5 presso gli impianti dell'azienda cipriota Vassiliko Cement Works Public Company ltd.
Finora tale rifiuto è stato smaltito in discarica, quindi il recupero nei cementifici desta perplessità visto che, in Italia, questo rifiuto deve soddisfare i criteri EoW dettati dal D.M. 5 febbraio 1998, tipologia 12.17[2], requisiti non posseduti dal rifiuto in questione dalle analisi a disposizione.
Invece a Cipro è consentito, in violazione dell’art.12 del regolamento (CE) 1013/2006, poiché la spedizione riguarda rifiuti destinati al recupero in un impianto avente norme di trattamento meno severe rispetto a quelle stabilite nel Paese di spedizione.
I rifiuti che prima si smaltivano in una discarica siciliana gestita da individui prestanome dei mafiosi Santapaola, come già rappresentato con le interrogazioni P-013466/2015 e P-001865/2017, oggi vengono portati a Cipro per farci il cemento, come documentato analiticamente da Veraleaks.org[3][4]
Può la Commissione chiarire:
se la spedizione viola il regolamento (CE) 1013/2006?
- [1] https://veraleaks.org/wp-content/uploads/2020/09/det_01028_30-10-2019.pdf
- [2] prevalentemente inorganico e non contenente cromo né cianuri
- [3] organo multimediale che svolge attività di giornalismo indipendente e specializzato in inchieste e pubblicazioni di documenti
- [4] https://veraleaks.org/2020/09/25/ilva-fanghi-di-altoforno-spediti-a-cipro-per-fare-il-cemento-storie-di-rifiuti-sparsi-in-italia-e-oltre/