Progetti di legge recentemente proposti in Ungheria che violano i diritti delle persone LGBTI
26.11.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-006470/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Liesje Schreinemacher (Renew), Terry Reintke (Verts/ALE), Marc Angel (S&D), Maria Walsh (PPE), Jan Huitema (Renew), Caroline Nagtegaal (Renew), Bart Groothuis (Renew), Malik Azmani (Renew), Billy Kelleher (Renew), Sylwia Spurek (Verts/ALE), Łukasz Kohut (S&D), Tineke Strik (Verts/ALE), Kim Van Sparrentak (Verts/ALE), Karen Melchior (Renew), Kathleen Van Brempt (S&D), Dimitrios Papadimoulis (GUE/NGL), Michal Šimečka (Renew), Birgit Sippel (S&D), Sandro Gozi (Renew), Giuliano Pisapia (S&D), Kira Marie Peter-Hansen (Verts/ALE), Malin Björk (GUE/NGL), Margrete Auken (Verts/ALE), Frances Fitzgerald (PPE), Klára Dobrev (S&D), Csaba Molnár (S&D), Sándor Rónai (S&D), Attila Ara-Kovács (S&D), Sylvie Guillaume (S&D), Abir Al-Sahlani (Renew), Fredrick Federley (Renew), Dietmar Köster (S&D), Manuel Bompard (GUE/NGL), Rasmus Andresen (Verts/ALE), Tanja Fajon (S&D), Tilly Metz (Verts/ALE), Nathalie Loiseau (Renew), Marisa Matias (GUE/NGL), Manon Aubry (GUE/NGL), Milan Brglez (S&D), Miapetra Kumpula-Natri (S&D), Mario Furore (NI), José Gusmão (GUE/NGL), Aurore Lalucq (S&D), Fabio Massimo Castaldo (NI), Niklas Nienaß (Verts/ALE), Pierre Karleskind (Renew), Andreas Schieder (S&D), Gwendoline Delbos-Corfield (Verts/ALE), Monika Vana (Verts/ALE), Evelyn Regner (S&D), Marianne Vind (S&D), Sophia in 't Veld (Renew), Rosa D'Amato (NI), Hilde Vautmans (Renew), Brando Benifei (S&D), Anja Hazekamp (GUE/NGL), Frédérique Ries (Renew), Vera Tax (S&D), Daniel Freund (Verts/ALE), Irène Tolleret (Renew), Pina Picierno (S&D), Gabriele Bischoff (S&D)
Il governo ungherese ha proposto due progetti di legge intesi a modificare la Costituzione, che comprendono disposizioni secondo cui "la madre è una donna, il padre è un uomo", "i figli sono educati secondo un'interpretazione cristiana dei ruoli di genere" e "per genere di una persona si intende quello stabilito alla nascita"[1]. Questa proposta legislativa costituirebbe di fatto un divieto indiretto di adozione per le coppie dello stesso sesso. Analogamente, la commissione per la giustizia del parlamento ungherese ha approvato un progetto di legge che abolirebbe il suo organismo per la parità – l'Autorità per la parità di trattamento – entro gennaio 2021, senza alcuna valutazione d'impatto o consultazione pubblica, e trasferirebbe i suoi obblighi al commissario per i diritti fondamentali, il quale in precedenza non ha preso alcun provvedimento in casi flagranti di discriminazione[2].
- 1.Quali azioni intende la Commissione intraprendere per impedire all'Ungheria di adottare una legislazione apertamente contraria alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea?
- 2.Intende la Commissione iscrivere tali questioni all'ordine del giorno dell'audizione sull'Ungheria che si terrà, a norma dell'articolo 7, paragrafo 1, in occasione del Consiglio "Affari generali" dell'8 dicembre 2020?
- 3.Le direttive dell'UE sulla parità di trattamento[3] impongono agli Stati membri di designare organismi per la promozione della parità di trattamento. Qual è il parere della Commissione sull'abolizione dell'Autorità per la parità di trattamento?