Violazioni dei diritti umani in Kazakhstan in vista delle elezioni parlamentari
11.1.2021
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000115/2021
al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Articolo 138 del regolamento
Brando Benifei (S&D)
In vista delle elezioni parlamentari in Kazakhstan, previste per il 10 gennaio 2021, il governo ha intensificato la repressione nei confronti di qualsiasi voce dell'opposizione. Al fine di impedire ai cittadini di denunciare frodi elettorali e di accedere a fonti alternative di informazione durante le elezioni, il regime ha fatto ricorso alla tecnologia cinese e a interventi su vasta scala per bloccare Internet e i social network. Grazie alla Covid-19 e alla scarsa attenzione internazionale circa le imminenti elezioni, le autorità si sono affrettate a limitare i diritti degli osservatori indipendenti e dei volontari, i sondaggi e le donazioni alle ONG.
Vengono esclusi dalle elezioni i veri partiti dell’opposizione, come "Koshe Partiyasy" e "Scelta democratica del Kazakistan", perché "estremisti". Sono stati avviati 117 procedimenti penali di matrice politica contro voci dissenzienti con l’accusa di "estremismo", mentre 28 prigionieri politici rimangono in carcere.
Alla luce della difficile situazione dei diritti umani nel paese, intendono il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e la delegazione dell'UE in loco:
- 1.adottare misure per garantire che osservatori e volontari indipendenti kazaki possano svolgere il loro lavoro in condizioni di sicurezza e senza ritorsioni?
- 2.visitare le famiglie dei prigionieri politici ad Almaty, dove finora è stato registrato il maggior numero di arresti per motivi politici?