Interrogazione parlamentare - E-000429/2021Interrogazione parlamentare
E-000429/2021

Il ruolo della sovranità digitale europea nella geopolitica del 5G

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-000429/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Marco Campomenosi (ID), Antonio Maria Rinaldi (ID), Marco Dreosto (ID), Paolo Borchia (ID), Isabella Tovaglieri (ID), Anna Bonfrisco (ID)

Una recente inchiesta giornalistica ha portato alla luce la presunta richiesta di reverse engineering da parte di Huawei ai propri ingegneri impiegati da uno dei centri di ricerca dell’azienda situato in Germania[1]. Oggetto della richiesta è un prodotto del concorrente americano, il Cisco Nso, pezzo centrale del network Cisco che sembra essere strategico per il dispiegamento dei servizi del 5G.

Il posizionamento cinese nel 5G, con Huawei, intende imporsi come attore fondamentale, risultato che intende raggiungere tramite ingenti investimenti dal Partito Comunista Cinese e da privati. Tali investimenti prendono la forma di credito agevolato, ricerca e vantaggi competitivi acquistati in patria di altre geografie, come l’UE. Tale progetto non sembra quindi avere un mero carattere economico ma anche e soprattutto geopolitico.

In tale contesto, si solleva inevitabilmente la questione della difesa degli interessi degli Stati Membri dell’Unione.

Alla luce di quanto precede, con quali strumenti, tempistiche e modalità intende la Commissione affermare il progetto di sovranità digitale[2] e perseguire obiettivi di autonomia strategica nell’ambito della ‘guerra tecnologica’ che coinvolge il 5G?

Sostenitore[3]

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio 2021
Note legali - Informativa sulla privacy