Oggetto: COVID-19 e impatto della cyber-dipendenza sui giovani
Milioni di studenti in Europa sono stati colpiti dalla pandemia di COVID-19. Con la chiusura delle scuole è aumentato il tempo che passano davanti a computer, telefoni e tablet. Pertanto, sono notevolmente cresciuti i casi di cyber-dipendenza giovanile, patologia con ripercussioni gravi sulla salute mentale, il ritmo cardiaco, le interazioni familiari, le attività sociali e la difficoltà sempre maggiore a distinguere tra vita reale e virtuale. Solo in Italia si stimano oltre 300mila casi, con il 79% dei ragazzi (tra gli 11 e i 18 anni) che trascorre più di quattro ore al giorno sui social, il che indica la necessità di intervenire tempestivamente.
Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
1. A fronte del programma EU4Health, come si intende tutelare la salute mentale dei giovani e assistere coloro che sono già affetti da cyber-dipendenza?
2. Come intende garantire un'istruzione di qualità per i ragazzi, nonché il passaggio dagli effetti negativi della dipendenza agli indubbi vantaggi dell'innovazione digitale?
3. In seguito all'approvazione della direttiva sul diritto alla disconnessione per i lavoratori, ritiene che anche gli studenti debbano godere di tale diritto nel contesto del piano d'azione per l'istruzione digitale?