COVID-19 e impatto della cyber-dipendenza sui giovani
9.2.2021
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000794/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Simona Baldassarre (ID), Silvia Sardone (ID), Matteo Adinolfi (ID), Annalisa Tardino (ID), Francesca Donato (ID)
Milioni di studenti in Europa sono stati colpiti dalla pandemia di COVID-19. Con la chiusura delle scuole è aumentato il tempo che passano davanti a computer, telefoni e tablet. Pertanto, sono notevolmente cresciuti i casi di cyber-dipendenza giovanile, patologia con ripercussioni gravi sulla salute mentale, il ritmo cardiaco, le interazioni familiari, le attività sociali e la difficoltà sempre maggiore a distinguere tra vita reale e virtuale. Solo in Italia si stimano oltre 300mila casi, con il 79% dei ragazzi (tra gli 11 e i 18 anni) che trascorre più di quattro ore al giorno sui social, il che indica la necessità di intervenire tempestivamente.
Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
- 1.A fronte del programma EU4Health, come si intende tutelare la salute mentale dei giovani e assistere coloro che sono già affetti da cyber-dipendenza?
- 2.Come intende garantire un'istruzione di qualità per i ragazzi, nonché il passaggio dagli effetti negativi della dipendenza agli indubbi vantaggi dell'innovazione digitale?
- 3.In seguito all'approvazione della direttiva sul diritto alla disconnessione per i lavoratori, ritiene che anche gli studenti debbano godere di tale diritto nel contesto del piano d'azione per l'istruzione digitale?