Interrogazione parlamentare - E-002467/2021Interrogazione parlamentare
E-002467/2021

La tutela della cultura classica, base dell'Europa

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-002467/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Isabella Tovaglieri (ID), Antonio Maria Rinaldi (ID), Alessandro Panza (ID), Silvia Sardone (ID), Stefania Zambelli (ID), Matteo Adinolfi (ID), Elena Lizzi (ID), Simona Baldassarre (ID), Marco Dreosto (ID)

Nei giorni scorsi un'università statunitense ha deciso di chiudere il dipartimento di studi classici[1] perché, secondo ricostruzioni, considerati "non inclusivi" e "razzisti".

Analoghe iniziative, rivolte a censure e chiusure preconcette rispetto a determinati aspetti storici e culturali del passato, sembrano essere sempre più diffuse anche in altri atenei, limitando pericolosamente la libertà di espressione di studenti, professori e ricercatori, e soprattutto la possibilità per gli studenti di ricevere un'educazione completa e aperta.

Gli studi classici sono la base della cultura e della stessa identità europea, oltre a essere stati il veicolo principale di concetti cardinali in Europa, quali repubblica, democrazia, cittadinanza, diritti, legge.

Restringerne arbitrariamente gli studi significherebbe attaccare il patrimonio culturale europeo su cui si basa anche molta della nostra identità e la nostra economia.

Stanti questi elementi, può la Commissione far sapere:

se sta monitorando il fenomeno, e se è possibile continuare a finanziare e sostenere atenei che invece di promuovere la cultura la censurano, un comportamento che rappresenterebbe un danno enorme per paesi come l'Italia e la Grecia;

come valuta tali attacchi verso gli studi classici, e quale posizione intende tenere di fronte a questa intolleranza;

quali strumenti invece predispone per incentivare gli studi classici e la tutela del nostro patrimonio culturale?

Sostenitori[2]

Ultimo aggiornamento: 19 maggio 2021
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