le cosiddette zone libere da LGBT in Polonia violano il principio di non discriminazione sancito dalla politica di coesione dell'UE
9.7.2021
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003512/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Monika Vana (Verts/ALE), Terry Reintke (Verts/ALE), Sylwia Spurek (Verts/ALE), Niklas Nienaß (Verts/ALE), Alexandra Geese (Verts/ALE), Rasmus Andresen (Verts/ALE), Dietmar Köster (S&D), Grace O'Sullivan (Verts/ALE), Diana Riba i Giner (Verts/ALE), Saskia Bricmont (Verts/ALE), Chrysoula Zacharopoulou (Renew), Manuel Bompard (The Left), Gwendoline Delbos-Corfield (Verts/ALE), Hilde Vautmans (Renew), Olivier Chastel (Renew), Kathleen Van Brempt (S&D), Robert Biedroń (S&D), Rosa D'Amato (Verts/ALE), Sara Matthieu (Verts/ALE), Francisco Guerreiro (Verts/ALE), Erik Marquardt (Verts/ALE), Kira Marie Peter-Hansen (Verts/ALE), Margrete Auken (Verts/ALE), Markéta Gregorová (Verts/ALE), Pernando Barrena Arza (The Left), Marc Angel (S&D), Sandro Gozi (Renew), Sirpa Pietikäinen (PPE), Hannah Neumann (Verts/ALE), Sarah Wiener (Verts/ALE), Radka Maxová (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Vera Tax (S&D), Malin Björk (The Left), Sándor Rónai (S&D), Alice Kuhnke (Verts/ALE), Eleonora Evi (Verts/ALE), Karen Melchior (Renew), Ciarán Cuffe (Verts/ALE), Pina Picierno (S&D), Pierrette Herzberger-Fofana (Verts/ALE), Piernicola Pedicini (Verts/ALE), Pierre Karleskind (Renew), Valérie Hayer (Renew), Ville Niinistö (Verts/ALE)
Entro giugno 2020 all'incirca 100 comuni, regioni e voivodati polacchi avevano adottato "risoluzioni anti-LGBT" e carte dei diritti della famiglia, note anche come "zone libere da LGBT". In risposta, nel luglio 2020 la Commissione ha rifiutato di finanziare sei di loro nell'ambito del programma di gemellaggio tra città dell'UE per motivi di discriminazione e di violazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, con conseguente violazione delle norme e dei principi che disciplinano i fondi UE.
Di fronte alla minaccia di perdere una quantità significativa di finanziamenti UE (e norvegesi), molti di questi comuni hanno abrogato le loro "risoluzioni anti-LGBT", pur mantenendo una forte ostilità nei confronti della comunità LGBTI. Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
- 1.Intende la Commissione destinare risorse della politica di coesione ai comuni che hanno ritirato le risoluzioni e rifiutare di finanziare quelli che le hanno mantenute?
- 2.In che modo intende la Commissione applicare il requisito dei diritti fondamentali di cui al regolamento recante disposizioni comuni per il periodo 2021-2027 alla luce della discriminazione nei confronti delle persone LGBTI in Polonia?
- 3.Quali ulteriori passi intende compiere la Commissione per garantire un ambiente di finanziamento della politica di coesione in Polonia che rispetti pienamente i diritti fondamentali e protegga efficacemente le persone LGBTI dalla discriminazione?