Interrogazione parlamentare - E-003512/2021Interrogazione parlamentare
E-003512/2021

le cosiddette zone libere da LGBT in Polonia violano il principio di non discriminazione sancito dalla politica di coesione dell'UE

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-003512/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Monika Vana (Verts/ALE), Terry Reintke (Verts/ALE), Sylwia Spurek (Verts/ALE), Niklas Nienaß (Verts/ALE), Alexandra Geese (Verts/ALE), Rasmus Andresen (Verts/ALE), Dietmar Köster (S&D), Grace O'Sullivan (Verts/ALE), Diana Riba i Giner (Verts/ALE), Saskia Bricmont (Verts/ALE), Chrysoula Zacharopoulou (Renew), Manuel Bompard (The Left), Gwendoline Delbos-Corfield (Verts/ALE), Hilde Vautmans (Renew), Olivier Chastel (Renew), Kathleen Van Brempt (S&D), Robert Biedroń (S&D), Rosa D'Amato (Verts/ALE), Sara Matthieu (Verts/ALE), Francisco Guerreiro (Verts/ALE), Erik Marquardt (Verts/ALE), Kira Marie Peter-Hansen (Verts/ALE), Margrete Auken (Verts/ALE), Markéta Gregorová (Verts/ALE), Pernando Barrena Arza (The Left), Marc Angel (S&D), Sandro Gozi (Renew), Sirpa Pietikäinen (PPE), Hannah Neumann (Verts/ALE), Sarah Wiener (Verts/ALE), Radka Maxová (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Vera Tax (S&D), Malin Björk (The Left), Sándor Rónai (S&D), Alice Kuhnke (Verts/ALE), Eleonora Evi (Verts/ALE), Karen Melchior (Renew), Ciarán Cuffe (Verts/ALE), Pina Picierno (S&D), Pierrette Herzberger-Fofana (Verts/ALE), Piernicola Pedicini (Verts/ALE), Pierre Karleskind (Renew), Valérie Hayer (Renew), Ville Niinistö (Verts/ALE)

Entro giugno 2020 all'incirca 100 comuni, regioni e voivodati polacchi avevano adottato "risoluzioni anti-LGBT" e carte dei diritti della famiglia, note anche come "zone libere da LGBT". In risposta, nel luglio 2020 la Commissione ha rifiutato di finanziare sei di loro nell'ambito del programma di gemellaggio tra città dell'UE per motivi di discriminazione e di violazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, con conseguente violazione delle norme e dei principi che disciplinano i fondi UE.

Di fronte alla minaccia di perdere una quantità significativa di finanziamenti UE (e norvegesi), molti di questi comuni hanno abrogato le loro "risoluzioni anti-LGBT", pur mantenendo una forte ostilità nei confronti della comunità LGBTI. Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

Ultimo aggiornamento: 20 luglio 2021
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