Oggetto: Respingimenti e deterioramento della migrazione
Recenti avvenimenti dimostrano il continuo deterioramento dei diritti dei migranti nell'UE e alle sue frontiere esterne. Come conclude la relazione 2020 del comitato contro la tortura del Consiglio d'Europa, la Croazia continua a ricorrere alla violenza contro i richiedenti asilo(1). Inoltre, la Grecia continua a respingere i richiedenti asilo in modo indiscriminato e violento. L'ultimo esempio di ciò è l'espulsione illegale di un cittadino dell'UE impiegato presso l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, come riferito dal New York Times il 1º dicembre 2021. Anche in Libia sono stati ripetutamente denunciati abusi e violazioni dei diritti umani fondamentali. Infine, il 28 novembre 2021, il New Yorker ha raccontato in dettaglio l'incarcerazione violenta e segreta di migranti intercettati dalla guardia costiera libica, sostenuta da finanziamenti europei(2). In tale contesto, la proposta della Commissione concernente una decisione del Consiglio relativa a misure provvisorie di emergenza nega indiscriminatamente il diritto di asilo e ignora i respingimenti in Polonia e negli Stati baltici, indebolisce ulteriormente gli obblighi degli Stati membri in materia di asilo e mette a rischio l'accesso dei migranti alla protezione internazionale(3).
1. Qual è la posizione della Commissione sulle violazioni summenzionate?
2. La Commissione sta valutando la possibilità di avviare una procedura d'infrazione nei confronti degli Stati membri che continuano a respingere illegalmente i migranti?