Accordo tra Danimarca e Kosovo per il trasferimento di detenuti
10.2.2022
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000607/2022
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Pietro Bartolo (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Pina Picierno (S&D), Pierfrancesco Majorino (S&D), Massimiliano Smeriglio (S&D), Brando Benifei (S&D), Patrizia Toia (S&D), Camilla LAURETI (S&D), Alessandra Moretti (S&D)
Il 20 dicembre la Danimarca e il Kosovo hanno sottoscritto un accordo che prevede che la Danimarca trasferisca nella prigione di Gjilan in Kosovo i detenuti stranieri, condannati in via definitiva. L'accordo è rinnovabile per cinque anni, a partire dal primo trimestre del 2023 per una somma annuale di 15 milioni di euro oltre a un primo versamento di 5 milioni per le spese relative all'adattamento dei locali.
Il Kosovo non è un membro né dell'UE né del Consiglio d'Europa e non è parte delle convenzioni promosse da tale organismo, non è quindi obbligato a conformarsi all'aquis dell'UE e alla giurisdizione della CEDU. Inoltre, le condizioni di detenzione in Kosovo sono ritenute dagli organismi internazionali lesive dei diritti fondamentali.
L'accordo è il frutto di un pericoloso approccio all'esecuzione penale, teso al risparmio di risorse e noncurante dello scopo rieducativo della pena e dell'idea di sanzione rispettosa dei diritti fondamentali e della dignità umana. Tale accordo crea, inoltre, un pericoloso precedente nello spazio giuridico europeo.
Considerato quanto precede:
- 1.non ritiene la Commissione europea che tale accordo violi i diritti fondamentali, e in particolare l'articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali?
- 2.quali azioni intende intraprendere la Commissione per verificare l'impatto di tale accordo?