Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001491/2022 alla Commissione Articolo 138 del regolamento Susanna Ceccardi (ID)
Oggetto: L'Unione europea chiarisca come intende evitare che le sanzioni alla Russia vengano aggirate attraverso operazioni illegali con società di comodo
Negli scorsi anni l’Iran ha sviluppato capacità notevoli nell’aggirare il sistema finanziario internazionale, sovvenzionando il terrorismo attraverso i suoi proxy e riciclando miliardi di dollari tramite operazioni illegali con società di comodo.
Questo sistema, sviluppato e ingegnerizzato dalla leadership politica del Paese, lo ha aiutato, secondo autorevoli fonti giornalistiche(1), a resistere alle sanzioni promosse dall’amministrazione americana per spingere Teheran a rientrare nel PACG.
Alcuni documenti ufficiali ottenuti dalla stampa inglese(2) hanno rivelato che un meccanismo simile viene utilizzato dal regime siriano. I documenti evidenziano legami tra i proprietari delle società di comodo, il presidente Bashar al-Assad e l'élite economica del potere siriano, compresi gli individui sotto sanzione.
Al termine di un incontro ufficiale avvenuto tra il ministro degli Esteri russo e l’omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian, Sergei Lavrov ha confermato che Mosca lavorerà con Teheran in stretta cooperazione, anche su come eludere le restrizioni(3).
Alla luce di queste intenzioni e delle sanzioni promosse dalla Commissione europea in seguito all'invasione dell'Ucraina, può l'Alto Commissario far sapere:
1. quali misure preventive sono state adottate al fine di evitare che gli sforzi europei vengano aggirati rendendo inefficace lo strumento delle sanzioni;
2. cosa si intende fare per punire il comportamento di Paesi che rischiano di compromettere la fiducia e l'affidabilità verso il sistema finanziario internazionale.