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Interrogazione parlamentare - E-001933/2022(ASW)Interrogazione parlamentare
E-001933/2022(ASW)

Risposta di Stella Kyriakides a nome della Commissione europea

La Commissione e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) stanno monitorando attentamente la situazione epidemiologica relativa al focolaio di virus del vaiolo delle scimmie (monkeypox) e stanno esaminando le prove relative alla trasmissione e ai rischi per la salute[1]. Il 23 maggio 2022 l'ECDC ha pubblicato una valutazione rapida del rischio riguardante il focolaio multinazionale di vaiolo delle scimmie[2] e da allora fornisce aggiornamenti epidemiologici periodici sulla situazione, l'ultimo dei quali datato 15 giugno 2022[3].

L'ECDC ha pubblicato un parere provvisorio sulla comunicazione dei rischi e l'impegno della comunità durante l'epidemia di vaiolo delle scimmie in Europa[4]. Il documento è destinato a essere utilizzato dalle autorità sanitarie e fornisce suggerimenti sulla comunicazione dei rischi e sul coinvolgimento dei gruppi di popolazione in base alle caratteristiche epidemiologiche del focolaio, raccomanda misure preventive e incoraggia il ricorso all'assistenza sanitaria per facilitare la diagnosi precoce e la notifica dei casi.

L'ECDC ha inoltre valutato, attraverso l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), le esigenze degli Stati membri in materia di contromisure mediche quali vaccini, antivirali e dispositivi di protezione individuale. Sulla base delle esigenze individuate, l'HERA ha acquistato direttamente vaccini contro il vaiolo delle scimmie[5] per gli Stati membri[6] e sta preparando un appalto congiunto per l'unico antivirale approvato nell'UE (Tecovirimat), al quale sono interessati 28 Stati membri.

Ultimo aggiornamento: 26 luglio 2022
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