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Interrogazione parlamentare - E-003371/2022Interrogazione parlamentare
E-003371/2022

Riscaldamento domestico da biomasse legnose e deroghe al limite di emissioni

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-003371/2022
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Isabella Tovaglieri (ID), Silvia Sardone (ID), Alessandro Panza (ID), Stefania Zambelli (ID), Marco Campomenosi (ID), Angelo Ciocca (ID), Danilo Oscar Lancini (ID)

L'aumento dei costi dell'energia conseguenti all'invasione dell'Ucraina e le contingenze geopolitiche e di mercato stanno mettendo a dura prova le famiglie europee, che dovranno affrontare un inverno rigido con prezzi dell'energia in grande aumento.

Una delle soluzioni che molti cittadini intendono perseguire è quella di ricorrere a sistemi di riscaldamento tradizionali, quali i camini a legna.

Eppure, si apprende da fonti di stampa che alcune forme tradizionali di riscaldamento sono vietate e duramente sanzionate in alcune regioni italiane, come per esempio in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, per adempiere alle indicazioni europee in materia di emissioni.

Nell'attuale contingenza, Regione Lombardia, per esempio, si è già rivolta al governo italiano per chiedere all'Unione europea una deroga ad hoc in materia di emissioni.

L'Italia, e in particolare le regioni intorno alla pianura Padana, si trovano in eccezionali condizioni energetiche.

Ciò premesso, può la Commissione dire se fosse possibile temporaneamente, e in via eccezionale, esentare almeno per l'autunno e l'inverno 2022-2023 alcune regioni italiane (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna) dai limiti di emissioni indicati nella Direttiva 2008/50/CE, e permettere quindi l'utilizzo dei camini a legna e di biomasse legnose per il riscaldamento domestico?

Ultimo aggiornamento: 19 ottobre 2022
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