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Interrogazione parlamentare - E-000269/2023(ASW)Interrogazione parlamentare
E-000269/2023(ASW)

Risposta di Kadri Simson a nome della Commissione europea

La Commissione europea invita gli onorevoli deputati a considerare che l’articolo 16 sia della proposta della Commissione[1] sia dell’emendamento di compromesso della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE)[2] definiscono nuovi criteri per stabilire classi degli attestati di prestazione energetica. Su tale base, solo il 30 % circa degli edifici residenziali — molto meno del 74 % — sarà soggetto alle norme minime di prestazione energetica negli Stati membri, quindi anche in Italia. Una quota significativa, inoltre, potrebbe essere esentata conformemente ai criteri stabiliti sia nell’articolo 9 della proposta della Commissione (ad esempio, edifici di valore storico o protetti, quali definiti a livello nazionale, edifici utilizzati per non più di quattro mesi all’anno e altri ancora) sia nel testo della commissione ITRE.

La proposta è parte integrante di un quadro generale di sostegno dell’UE. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sostiene investimenti significativi nella ristrutturazione degli edifici sino al 2026. Nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale sono disponibili fondi dell’UE a titolo di diversi programmi[3] che assegnano priorità agli edifici e alle ristrutturazioni. Il Fondo sociale per il clima[4] mobiliterà fino a 65 miliardi di EUR in aggiunta a un 25 % di cofinanziamenti degli Stati membri per il periodo 2026-2032.

Nel rispetto delle specificità nazionali, gli Stati membri sono tenuti a utilizzare tali fondi destinandone le risorse finanziarie ad azioni ad alto impatto, ad esempio puntando a ristrutturare gli edifici con le prestazioni peggiori e aiutando le persone a migliorare le condizioni delle proprie abitazioni e a risparmiare sulle bollette energetiche.

Il sostegno concesso dagli Stati membri ai cittadini per le abitazioni private non è considerato aiuto di Stato. La disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia e il regolamento generale di esenzione per categoria consentono agli Stati membri di sostenere gli investimenti delle imprese volti a migliorare la prestazione energetica nell’edilizia.

Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2023
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