Risposta di Kadri Simson a nome della Commissione europea
13.4.2023
La Commissione europea invita gli onorevoli deputati a considerare che l’articolo 16 sia della proposta della Commissione[1] sia dell’emendamento di compromesso della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE)[2] definiscono nuovi criteri per stabilire classi degli attestati di prestazione energetica. Su tale base, solo il 30 % circa degli edifici residenziali — molto meno del 74 % — sarà soggetto alle norme minime di prestazione energetica negli Stati membri, quindi anche in Italia. Una quota significativa, inoltre, potrebbe essere esentata conformemente ai criteri stabiliti sia nell’articolo 9 della proposta della Commissione (ad esempio, edifici di valore storico o protetti, quali definiti a livello nazionale, edifici utilizzati per non più di quattro mesi all’anno e altri ancora) sia nel testo della commissione ITRE.
La proposta è parte integrante di un quadro generale di sostegno dell’UE. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sostiene investimenti significativi nella ristrutturazione degli edifici sino al 2026. Nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale sono disponibili fondi dell’UE a titolo di diversi programmi[3] che assegnano priorità agli edifici e alle ristrutturazioni. Il Fondo sociale per il clima[4] mobiliterà fino a 65 miliardi di EUR in aggiunta a un 25 % di cofinanziamenti degli Stati membri per il periodo 2026-2032.
Nel rispetto delle specificità nazionali, gli Stati membri sono tenuti a utilizzare tali fondi destinandone le risorse finanziarie ad azioni ad alto impatto, ad esempio puntando a ristrutturare gli edifici con le prestazioni peggiori e aiutando le persone a migliorare le condizioni delle proprie abitazioni e a risparmiare sulle bollette energetiche.
Il sostegno concesso dagli Stati membri ai cittadini per le abitazioni private non è considerato aiuto di Stato. La disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia e il regolamento generale di esenzione per categoria consentono agli Stati membri di sostenere gli investimenti delle imprese volti a migliorare la prestazione energetica nell’edilizia.
- [1] COM(2021)802.
- [2] Il testo della commissione ITRE è stato modificato e adottato dal Parlamento il 14 marzo 2023. Il testo approvato, P9_TA(2023)0068, è disponibile al seguente indirizzo: https://www.europarl.europa.eu/RegData/seance_pleniere/textes_adoptes/definitif/2023/03-14/0068/P9_TA(2023)0068_IT.pdf
- [3] Nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027 si stima che circa 110 miliardi di EUR provenienti dal bilancio dell’UE (compresi gli investimenti del fondo per la modernizzazione e della Banca europea per gli investimenti) saranno destinati alla ristrutturazione edilizia.
- [4] Il Fondo dovrà finanziare misure e investimenti degli Stati membri per aumentare l’efficienza energetica degli edifici, per sostenere la decarbonizzazione dei loro sistemi di riscaldamento e di raffrescamento, nonché per integrare l’energia da fonti rinnovabili da destinare in via prioritaria alle famiglie e alle microimprese vulnerabili.