Interrogazione parlamentare - E-000368/2023(ASW)Interrogazione parlamentare
E-000368/2023(ASW)

Risposta congiunta di Mairead McGuinness a nome della Commissione europea

4.4.2023

L'importazione nell'UE di petrolio russo trasportato per via marittima è vietata dal 5 dicembre 2022 per il petrolio greggio e dal 5 febbraio 2023 per i prodotti petroliferi[1].

Per quanto riguarda i paesi terzi, nell'ambito degli sforzi coordinati con i partner del G7, il 5 dicembre 2022 l'UE ha introdotto un tetto sul prezzo del trasporto marittimo di petrolio greggio russo e dei servizi connessi nei confronti delle società dell'UE. Il 5 febbraio 2023 è stato introdotto un altro tetto per i prodotti petroliferi raffinati quali il diesel e l'olio combustibile.

La Commissione è a conoscenza delle attività riguardanti il petrolio russo nello stretto di Gibilterra in vicinanza di Ceuta, in particolare dell'aumento dei trasferimenti da nave a nave in acque internazionali. La Commissione sta monitorando attentamente l'elusione delle sanzioni dell'UE poiché, da un lato, le navi procedono a molteplici trasferimenti di petrolio in mare per nasconderne l'origine e dall'altro tentano di mascherare i propri movimenti disattivando i localizzatori satellitari o trasmettendo false coordinate.

La Commissione accoglie con favore le recenti azioni delle autorità competenti di alcuni Stati membri che hanno limitato o vietato l'accesso ai porti alle navi impegnate in trasbordi sospetti di prodotti petroliferi russi. La Commissione collabora strettamente con le autorità nazionali competenti, comprese le autorità portuali, per affrontare i rischi di elusione. Si rivolge inoltre ai paesi terzi per sensibilizzarli a tali rischi, in particolare con il sostegno dell'inviato dell'UE per il rispetto delle sanzioni, recentemente nominato.

Ultimo aggiornamento: 11 aprile 2023
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