Risposta di Stella Kyriakides a nome della Commissione europea
29.11.2023
Come sottolineato dalla Commissione nella sua risposta all'interrogazione scritta E-000154/2023, il regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori[1] (regolamento FIC) conferisce alla Commissione il potere di adottare atti di esecuzione per stabilire norme uniformi dell'UE riguardanti la fornitura di informazioni volontarie ai consumatori sulla presenza non intenzionale di allergeni negli alimenti.
Sebbene l'etichettatura precauzionale, come la dicitura "può contenere", non sia attualmente disciplinata da una legislazione specifica dell'UE e sia fornita su base volontaria, gli operatori del settore alimentare devono garantire che tale etichettatura non sia fuorviante, ambigua o confusa per il consumatore e che sia basata, se del caso, su dati scientifici pertinenti. Le autorità nazionali hanno inoltre il dovere di valutare e verificare caso per caso la compatibilità di tali informazioni con la pertinente legislazione dell'UE.
La Commissione continua a seguire da vicino e attivamente le discussioni in corso su un modo armonizzato e significativo per fornire un'etichettatura precauzionale degli allergeni (PAL) in seno al comitato sull'etichettatura dei prodotti alimentari del Codex Alimentarius.
- [1] GU L 304 del 22.11.2011, pag. 18.