Risposta della Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager a nome della Commissione europea
4.4.2024
1. Ogni presunta violazione del diritto nazionale degli Stati membri in materia commerciale, di lavoro o di trasporto commessa da parte di un fornitore di servizi di trasporto rientra nelle competenze delle autorità nazionali responsabili. Attualmente la Commissione non ha avviato alcuna indagine formale nei confronti di Uber, ai sensi del diritto dell'UE in materia di concorrenza. Nel quadro del monitoraggio generale del mercato, la Commissione segue con attenzione le pratiche dei fornitori di servizi di trasporto al fine di individuare eventuali comportamenti anticoncorrenziali.
2. La Commissione è costantemente impegnata a garantire condizioni di parità nella concorrenza nel settore digitale. Per i fornitori di servizi di intermediazione online specificamente designati a norma del regolamento (UE) 2022/1925 ("regolamento sui mercati digitali"), gli obblighi stabiliti in tale regolamento sono entrati in vigore il 7 marzo 2023. I fornitori di servizi intermediari designati a norma del regolamento (UE) 2022/2065 ("regolamento sui servizi digitali") devono rispettare la serie di norme di protezione stabilite nel regolamento. Inoltre, a norma del regolamento (UE) 2019/1150 ("regolamento sulle relazioni piattaforme/imprese") le piattaforme digitali sono tenute a garantire trasparenza e condizioni eque nei rapporti con i loro utenti commerciali. Tali regolamenti non pregiudicano l'attuazione delle norme dell'UE in materia di concorrenza (articoli 101 e 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea) e le norme nazionali in materia di concorrenza.
3. In ottemperanza alle linee guida del gruppo "Codice di condotta" sulle misure di difesa fiscale, gli Stati membri sono tenuti ad applicare, scegliendo da un elenco[1], almeno una misura di difesa fiscale di natura amministrativa e una di natura legislativa nei confronti delle giurisdizioni non cooperative incluse nella lista UE. Un ulteriore coordinamento delle misure di difesa fiscale è in via di perfezionamento in seno al gruppo "Codice di condotta". Inoltre, la Commissione sostiene attivamente le attività del quadro inclusivo dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE)/G20 sull'erosione della base imponibile e sul trasferimento degli utili (BEPS) relativamente all'adozione di una convenzione multilaterale per l'attuazione della riforma del "primo pilastro" (riassegnazione dei diritti di imposizione alle giurisdizioni di mercato su una quota degli utili delle imprese multinazionali più grandi e più redditizie che operano su tali mercati). La Commissione è pronta a prendere in considerazione qualsiasi proposta legislativa volta a recepire la riforma del primo pilastro nell'UE non appena saranno completati i lavori a livello dell'OCSE.
- [1] Cfr. Linee guida nell'allegato IV della relazione del Gruppo "Codice di condotta", approvate dal Consiglio il 5 dicembre 2019 https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14114-2019-INIT/en/pdf.