Sicurezza degli approvvigionamenti energetici nell'Unione europea
2.2.2006
INTERROGAZIONE ORALE CON DISCUSSIONE O-0007/06
a norma dell'articolo 108 del regolamento
di Giles Chichester, a nome della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
al Consiglio
Secondo le previsioni, il consumo di energia nell'UE aumenterà del 22% nel periodo dal 1990 al 2020. In particolare, il consumo di petrolio dell'UE è in aumento nonostante una riduzione del 50% dell'intensità energetica delle apparecchiature che consumano petrolio e l'uso di fonti rinnovabili nell'industria, nei trasporti, nel riscaldamento e nella produzione di elettricità. La domanda di gas dell'UE è aumentata sensibilmente sia in termini assoluti che relativi nei confronti degli altri carburanti con una quota di mercato che è passata in dieci anni dal 18 al 24% nel 2003 e che, secondo le previsioni, dovrebbe attestarsi al 27% entro il 2020. La dipendenza UE dalle importazioni dovrebbe passare al 71% entro il 2030, con una crescente domanda dei paesi terzi che competeranno per l'energia di cui necessitano gli Stati membri UE.
- Che cosa intende fare il Consiglio per reagire opportunamente ai recenti sviluppi della crescente domanda energetica, da un canto, e ai rischi di stabilità geopolitici, strategici e diplomatici, dall'altro? Come si potrà inoltre garantire in futuro un autonomo approvvigionamento energetico dell'UE (fabbisogno di petrolio e gas)?
- Considerate la sostenibilità, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti, quali altre fonti energetiche potranno essere utilizzate se le forniture di petrolio e di gas diminuiranno o se le forniture saranno vulnerabili a rischi geopolitici?
- Che cosa pensa dell'impatto dei negoziati di Kyoto dopo il 2012 sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico e la competitività dell'UE (obiettivi di Lisbona)?
Presentazione: 02.02.2006
Notifica: 03.02.2006
Scadenza: 24.02.2006