La crisi nel settore dell'allevamento dell'UE
7.10.2010
Interrogazione con richiesta di risposta orale O-0141/2010/riv.1
alla Commissione
Articolo 115 del regolamento
Esther Herranz García, Albert Deß, Mairead McGuinness, Giovanni La Via, Michel Dantin, Véronique Mathieu, Gabriel Mato Adrover, Herbert Dorfmann, Georgios Papastamkos, Mariya Nedelcheva, Filip Kaczmarek, Jarosław Kalinowski, Béla Glattfelder, Czesław Adam Siekierski, Rareş-Lucian Niculescu, Sergio Paolo Frances Silvestris, Elisabeth Köstinger, Milan Zver, Peter Jahr, Maria do Céu Patrão Neves
a nome del gruppo PPE
James Nicholson
a nome del gruppo ECR
Luis Manuel Capoulas Santos, Paolo De Castro, Stéphane Le Foll, Iratxe García Pérez
a nome del gruppo S&D
La redditività di un gran numero di aziende zootecniche è seriamente minacciata dalla recente impennata dei prezzi dei cereali nell'Unione europea, dovuta in particolare a impreviste condizioni climatiche estreme ed anche alla speculazione. I prezzi mondiali dei cereali sono balzati al massimo degli ultimi due anni. Settori come quello delle carni suine sono particolarmente esposti, con i costi dei mangimi che rappresentano fino al 60 per cento dei costi totali di produzione. La volatilità del mercato dei cereali rischia di provocare perturbazioni importanti in tutti i settori dell'allevamento, e questo in un momento in cui questi settori devono conformarsi a norme sempre più severe in materia di sicurezza alimentare, ambiente e benessere degli animali.
La Commissione ha annunciato che rilascerà scorte d'intervento di cereali nelle prossime settimane. Quali altre misure intende adottare la Commissione per aiutare questi settori a far fronte alla situazione attuale? Sta considerando l'opportunità di introdurre migliori misure di mercato per far fronte alla volatilità dei prezzi?
Presentazione: 7.10.2010
Notifica: 11.10.2010
Scadenza: 18.10.2010