Virus di Schmallenberg
27.2.2012
Interrogazione con richiesta di risposta orale O-000045/2012
alla Commissione
Articolo 115 del regolamento
Patrick Le Hyaric, Takis Hadjigeorgiou, João Ferreira, Nikolaos Chountis
a nome del gruppo GUE/NGL
Il virus di Schmallenberg, che colpisce ovini, caprini e bovini causando una serie di malformazioni e parti di feto morto, si sta propagando in gran parte dell'Europa settentrionale: sono stati segnalati casi in Germania, nei Paesi Bassi, in Belgio, in Francia e nel Regno Unito.
Questo nuovo e preoccupante virus va ad aggiungersi al lungo elenco di malattie che hanno colpito il settore ovino e bovino negli ultimi anni: la BSE, la tubercolosi bovina, l'afta epizootica, la febbre catarrale maligna e ora il virus di Schmallenberg.
Mentre il virus di Schmallenberg continua a diffondersi in Europa (attualmente gli allevamenti colpiti sono oltre 1 200), la situazione resta ancora molto incerta, anche se il rischio per la salute umana è considerato basso. Il Dipartimento britannico per l'Agricoltura ha recentemente indirizzato delle raccomandazioni ad agricoltori e veterinari affinché adottino le più severe norme di sicurezza e igiene nel contatto con il bestiame, e ha inoltre invitato le donne in gravidanza ad evitare un contatto ravvicinato con gli animali.
In considerazione del fatto che questo virus è pericoloso almeno tanto quanto quello della febbre catarrale, e che al momento non esiste alcuna cura, quali interventi immediati ha intrapreso la Commissione al fine di aiutare gli Stati membri ad affrontare tale epidemia e a proteggere gli animali e gli esseri umani?
Quali misure sta adottando la Commissione al fine di contenere l'epidemia e impedire la diffusione del virus nel resto dell'Unione europea?
Qual è lo stato attuale delle ricerche volte a individuare una cura contro tale virus?
Infine, può la Commissione comunicare se l'importazione e l'esportazione degli animali colpiti dal virus sono state vietate?
Presentazione: 27.2.2012
Notifica: 29.2.2012
Scadenza: 7.3.2012