Interrogazione parlamentare - O-000040/2014Interrogazione parlamentare
O-000040/2014

Inondazioni e condizioni climatiche avverse in Europa

19.2.2014

Interrogazione con richiesta di risposta orale O-000040/2014
alla Commissione
Articolo 115 del regolamento
Constanze Angela Krehl, Francesco De Angelis, Patrice Tirolien, Derek Vaughan, Vasilica Viorica Dăncilă, Isabelle Thomas, María Irigoyen Pérez, Francesca Barracciu, Salvatore Caronna, Evgeni Kirilov, Luís Paulo Alves, a nome del gruppo S&D

Dalla fine di dicembre 2013 a questa parte, molte perturbazioni si sono abbattute su Francia, Spagna, Italia, Irlanda, Portogallo e Regno Unito, causando danni materiali e umani.

In Francia, la Bretagna, l'Aquitania e il Var sono stati soprattutto colpiti da forti inondazioni. In Irlanda, le tempeste "Christine" e "Darwin" hanno provocato i danni più gravi registrati negli ultimi 50 anni lungo la costa meridionale e occidentale, nonché in diverse parti della zona interna del paese. Le zone sud e ovest dell'Inghilterra e del Galles sono state interessate da inondazioni di una violenza che non si registrava da decenni. Anche in Italia, le regioni Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna e Veneto sono state colpite da gravi inondazioni. In Spagna, le regioni della Galizia, delle Asturie, della Cantabria e i Paesi Baschi sono stati soprattutto colpiti da forti inondazioni. In Portogallo, gravi inondazioni hanno interessato in maniera particolare le regioni di Lisbona, Porto, delle Azzorre e di Madera e sull'area costiera si sono abbattuti violenti temporali, accompagnati da forti venti ed echi di disturbo del mare, che hanno anche causato ingenti inondazioni nonché diversi danni materiali.

1. Quali aiuti finanziari, tecnici e umanitari può l'UE fornire a sostegno delle popolazioni colpite?

2. Ritiene la Commissione che tali catastrofi siano verosimilmente ammissibili al Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE)? Intende la Commissione interpretare con flessibilità la soglia del danno nell'ambito del capitolo regionale del FSUE, onde garantire che gli Stati membri colpiti non siano esclusi dal fondo in ragione di un'interpretazione erronea dei requisiti in materia di soglia del danno?

3. Quali meccanismi o strategie sono attualmente in essere per prevenire e affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali? Auspica la Commissione di sviluppare ulteriormente tali strategie?

4. Intende la Commissione incoraggiare gli Stati membri, nel quadro dei negoziati relativi agli accordi di partenariato sulla politica di coesione per il periodo 2014-2020, affinché avviino strategie preventive e adottino misure di gestione del rischio e di recupero delle zone colpite?

5. In che modo può la riforma del regolamento (CE) n. 2012/2002 che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, attualmente all'esame del Parlamento e del Consiglio, rispondere in maniera più efficiente a tali catastrofi, visto che la dotazione del FSUE per il periodo 2014-2020 è stata dimezzata rispetto al periodo attuale?