Situazione in Ungheria: seguito dato alla risoluzione del Parlamento europeo del 10 giugno 2015
10.11.2015
Interrogazione con richiesta di risposta orale O-000140/2015
alla Commissione
Articolo 128 del regolamento
Claude Moraes, a nome della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Il 10 giugno 2015 il Parlamento ha adottato in plenaria una risoluzione sulla situazione in Ungheria.
Al paragrafo 11 di detta risoluzione il Parlamento sollecitava la Commissione "ad attivare la prima fase del quadro UE per rafforzare lo Stato di diritto e ad avviare quindi immediatamente un approfondito processo di monitoraggio riguardante la situazione della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria, vagliando l'eventuale violazione grave e sistemica dei valori su cui si fonda l'Unione ai sensi dell'articolo 2 TUE, compreso l'impatto combinato di una serie di misure che esasperano lo stato della democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali, e valutando l'emergenza di una minaccia sistemica allo Stato di diritto in questo Stato membro che potrebbe trasformarsi nel chiaro rischio di una grave violazione ai sensi dell'articolo 7 TUE" e chiedeva alla stessa "di riferire in merito al Parlamento e al Consiglio entro settembre 2015".
Può la Commissione far sapere se ha eseguito il suddetto approfondito processo di monitoraggio, conformemente alla richiesta del Parlamento? In caso contrario, può la Commissione spiegare le ragioni per cui tale approfondito processo di monitoraggio non è stato avviato?
Può la Commissione fornire al Parlamento la propria valutazione della situazione della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria?
Ha la Commissione attivato il quadro UE per il rafforzamento dello Stato di diritto, come invocato dal Parlamento? In caso contrario, può la Commissione fornire un'argomentazione motivata per il mancato intervento?