Recenti audit dell'UE che rivelano l'ingresso nell'Unione di carni equine provenienti dall'Uruguay e dall'Argentina oggetto di dichiarazioni giurate inattendibili e la cui storia farmacologica non è nota

28.11.2023

Interrogazione con richiesta di risposta orale  O-000054/2023
alla Commissione
Articolo 136 del regolamento
Anja Hazekamp, Clare Daly, Mick Wallace, Stelios Kouloglou
a nome del gruppoThe Left
Jadwiga Wiśniewska (ECR), Malte Gallée (Verts/ALE), Martin Buschmann (NI), Sylwia Spurek (Verts/ALE), Róża Thun und Hohenstein (Renew), Pascal Durand (S&D), Francisco Guerreiro (Verts/ALE), David Cormand (Verts/ALE)

Il 20 e il 23 ottobre 2023 la Commissione ha pubblicato gli audit effettuati in Argentina e in Uruguay sulla produzione di carni equine destinate all'esportazione nell'UE. Nel corso di entrambe le ispezioni i revisori hanno rilevato che la conformità ai requisiti dell'UE in materia di trattamenti medici veterinari e di permanenza è notevolmente compromessa. I revisori hanno concluso che le garanzie relative ai requisiti dell'UE in materia di sicurezza alimentare "non sono sufficientemente affidabili e, in alcune occasioni, sono false". Secondo i revisori, le azioni intraprese a seguito dell'audit del 2018 non sono state efficaci nell'affrontare tali questioni.

In Argentina e in Uruguay è pratica comune somministrare ai cavalli, nel corso della loro vita, farmaci quali il fenilbutazone. In Uruguay può essere somministrato anche il testosterone iniettabile. Nell'UE ciò comporterebbe l'esclusione definitiva degli animali in questione dalla macellazione per il consumo umano. Alla luce dei persistenti problemi di tracciabilità individuati, può la Commissione garantire che la carne equina importata dall'Uruguay e dall'Argentina non contiene tracce di farmaci vietati?

Le importazioni nell'UE di carni equine dal Brasile sono sospese dal 2017. I revisori hanno espresso preoccupazione per il contrabbando di cavalli dal Brasile all'Uruguay. Concorda la Commissione sul fatto che, se i cavalli brasiliani sono introdotti clandestinamente in Uruguay, vi è il rischio che la carne equina proveniente dal Brasile finisca nell'UE, tenuto conto dei problemi di tracciabilità individuati? Per quale ragione la Commissione non ha quindi sospeso le importazioni di carni equine dall'Uruguay e dall'Argentina, dal momento che la sicurezza alimentare non può essere garantita?

Durante i recenti audit ufficiali annunciati in anticipo dall'UE, solo un numero limitato di cavalli era presente nelle strutture uruguaiane ispezionate. Nel corso dei precedenti audit del 2020 e del 2018 i revisori dell'UE avevano inoltre rilevato sia in Uruguay sia in Argentina che i pascoli dei macelli erano vuoti o che erano presenti meno cavalli del solito, e che tali animali erano in buone condizioni.

Le osservazioni dell'organizzazione non governativa AWF/TSB[1] prima, durante e dopo l'audit dell'UE in Uruguay confermano, tuttavia, che persistono gravi problemi relativi al benessere degli animali, quali carenze per quanto riguarda i luoghi di riparo e la disponibilità di mangimi, cavalli gravemente malati e feriti che non ricevono trattamenti medici e il maltrattamento dei cavalli.

Concorda la Commissione sul fatto che la differenza tra i risultati degli audit dell'UE annunciati in anticipo e delle osservazioni senza preavviso della TSB/AWF suggerisce che vi è stato un tentativo da parte degli operatori uruguayani di manipolare gli audit dell'UE, e concorda la Commissione sul fatto che i gravi problemi relativi al benessere degli animali documentati dalla TSB/AWF costituiscono un ulteriore motivo per sospendere immediatamente tutte le importazioni di carni equine dall'Uruguay e dall'Argentina?

Presentazione: 28.11.2023

Scadenza: 29.2.2024

• [1] Animal Welfare Foundation / Tierschutzverbund Zürich, https://www.youtube.com/watch?v=bFJlGALxgws.