Violazione da parte del Regno di Spagna della Direttiva 91/680/CEE sull'armonizzazione fiscale in materia di IVA
12.12.2002
INTERROGAZIONE SCRITTA P-3773/02
di Maurizio Turco (NI)
alla Commissione
- Visti gli articoli 6 e 7 del TUE, l'articolo 13 del TCE, la Direttiva del Consiglio 91/680/CEE[1] sull'armonizzazione fiscale in materia di IVA,
- premesso che sono trascorsi più di 10 anni dall'adesione del Regno di Spagna all'Unione europea e quindi detta direttiva avrebbe dovuto essere pienamente trasposta nel diritto interno,
- Considerando che il 23 novembre 1989 la Commissione europea, ha fatto presente alla rappresentanza permanente di Spagna presso l'UE che i benefici fiscali provenienti dall’esenzione IVA, di cui la chiesa cattolica è l’unica confessione religiosa a godere in Spagna in virtù dell'Accordo sugli affari economici concluso tra il Regno di Spagna e la Santa Sede nel 1979, non sono previsti dalla direttiva menzionata e che il governo spagnolo si è limitato ad affermare che l'AAE era un accordo concluso anteriormente all'ingresso del Regno di Spagna nella CEE nel 1986;
- considerando che l'articolo 5 dell'atto relativo alle condizioni di adesione del Regno di Spagna alla CEE stabilisce l'applicazione alla Spagna dell'articolo 307 del TCE; il secondo paragrafo di tale articolo obbliga gli Stati membri a ricorrere a tutti i mezzi atti ad eliminare le incompatibilità constatate tra il diritto comunitario e gli obblighi derivanti dai trattati firmati anteriormente all'adesione, come nel caso summenzionato,
- considerando che, sempre in virtù dell’AAE, la Chiesa cattolica è l’unica confessione religiosa che il Regno di Spagna finanzia - il bilancio generale dello Stato spagnolo del 2001 fissa un ammontare mensile minimo di 11.109.169,68 euro, pari ad un ammontare annuale di 133.310.036,16 euro – discriminando in questo modo le altre confessioni religiose;
Chiede di sapere:
- Cosa intende fare la Commissione per porre fine a questa violazione da parte del Regno di Spagna?
- Esistono altri Stati membri nella stessa situazione?
- Non ritiene la Commissione che questa violazione costituisca una discriminazione nei confronti delle altre confessioni religiose?
- [1] GU L 376 del 31.12.1991, p. 1.
GU C 161 E del 10/07/2003