Tratta clandestina di cani randagi
16.6.2010
Interrogazione con richiesta di risposta scritta P-4720/2010
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Sergio Berlato (PPE)
In data 9 giugno 2010 ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica italiana per denunciare il gravissimo fenomeno della tratta clandestina di cani randagi verso Paesi europei, operata da sedicenti associazioni di protezionismo animale e da gestori di canili.
Dai documenti allegati all’esposto sopra citato risulta con certezza che nelle regioni del sud e del centro Italia il fenomeno del randagismo non sia prevenuto e controllato ma venga sfruttato per catturare cani che poi saranno rivenduti su un mercato nero, indirizzando i randagi soprattutto verso la Svizzera e la Germania, dove adottare un cane ha un costo e rappresenta quindi un guadagno per i gestori di questi traffici illegali.
Risulta che alcuni animali non più presenti in Italia venissero tenuti sui registri dei canili e addirittura adottati a distanza, truffando così ignari cittadini che alla richiesta di vedere i cani adottati subivano minacce e perfino aggressioni dai gestori dei canili, che miravano a mantenere il silenzio sul fatto che molti di questi cani erano già fuori dall’Italia o, nei peggiori dei casi, venduti ad operatori della vivisezione e della sperimentazione industriale su viventi.
Preso atto di questa situazione, si interroga la Commissione per sapere:
- 1.se è a conoscenza dei fatti sopra esposti;
- 2.quali azioni intende intraprendere per evitare che sul territorio europeo abbiano luogo traffici illegali di cani randagi;
- 3.se non ritenga inoltre opportuno procedere con una campagna di sensibilizzazione sul tema, in modo da informare i cittadini europei su come riconoscere i canili che non svolgono il loro compito correttamente.
GU C 191 E del 01/07/2011