Risposta di Günther Oettinger a nome della Commissione
27.7.2013
Spetta allo Stato membro competente garantire la piena conformità con la pertinente legislazione unionale relativa a piani o progetti specifici. Il pubblico ha il diritto di ottenere informazioni dallo Stato membro in merito al potenziale impatto dell'attività industriale sull'ambiente. Secondo la vigente legislazione unionale, la Commissione non ha la facoltà di intervenire di propria sponte per impedire l'esplorazione offshore. Le direttive UE in questione prescrivono che lo Stato membro interessato effettui le valutazioni di rischio in materia di sicurezza prima di autorizzare l'esplorazione. Nella legislazione dell'UE potenzialmente rilevante si annoverano direttive sullo stato ambientale delle acque marine, sulla protezione delle acque, delle specie e degli habitat costieri nonché sulle valutazioni di impatto ambientale. La nuova direttiva sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi (direttiva 2013/30/UE, GU L del 28.6.2013), che gli Stati membri sono tenuti a recepire nei prossimi due anni, ridurrà ulteriormente i rischi collegati alle perforazioni offshore.
GU C 47 E del 19/02/2014