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Interrogazione parlamentare - P-008774/2013(ASW)Interrogazione parlamentare
P-008774/2013(ASW)

Risposta di Andris Piebalgs a nome della Commissione

L'UE si adopera con impegno per affrontare la questioni attinenti alla desertificazione del Sahel e alla resilienza delle popolazioni e dei paesi, compresa la salvaguardia del lago Ciad.

Attraverso il 9° Fondo europeo di sviluppo (FES), l'UE ha sostenuto la gestione integrata delle risorse idriche del lago erogando 2,5 milioni di euro a favore della Commissione del bacino del lago Ciad (CBLT).

L'UE è al corrente del progetto di trasferimento delle acque dell'Oubangui verso il lago Ciad (Transacqua). Gli studi di fattibilità preliminari indicano tuttavia che il progetto comporterebbe notevoli rischi ambientali.

In occasione del Forum mondiale sull'acqua tenutosi a Marsiglia nel 2012, il presidente ciadiano ha presentato 32 proposte di progetti volti a preservare il lago Ciad. L'UE esamina queste proposte valutandone le potenzialità, la fattibilità e l'impatto ambientale. Una componente degli stanziamenti dell'11° FES per il Ciad sarà destinata alla gestione delle risorse naturali e potrebbe comprendere un contributo alla salvaguardia del lago Ciad, la cui superficie è sempre stata caratterizzata da forti fluttuazioni e che risente attualmente delle inondazioni del 2012. L'UE analizza altresì il potenziale idroelettrico delle zone montuose del bacino del Logone, affluente del lago Ciad.

Nel 2013 è stato concesso un aiuto umanitario di 115 milioni di euro, di cui 22 milioni di euro per il Ciad, in risposta alla crisi alimentare in atto nel Sahel. Sono inoltre stati stanziati 77 milioni di euro in risposta alla crisi nel Mali. L'UE lancia costantemente un appello per la protezione dello spazio umanitario e il rispetto dei principi umanitari affinché sia possibile raggiungere le persone in difficoltà. Gli sviluppi sul fronte della sicurezza ostacolano gli interventi umanitari in varie zone del Sahel.

GU C 87 E del 26/03/2014