Con la legge «Sblocca Italia» il governo italiano concede alle concessionarie autostradali vantaggi e proroghe delle scadenze delle concessioni. Nel caso dell'autostrada della Valtrompia, la Commissione aveva chiuso una procedura di infrazione aperta nel 2008, sulla base dell'impegno italiano a trovare le risorse necessarie per costruire l'autostrada con il sostegno della Brescia-Padova Spa. Ciò sarebbe stato possibile solo se la Brescia-Padova Spa avesse ottenuto una proroga di 13 anni della concessione scaduta nel 2013. Tale proroga era a sua volta legata all'approvazione, entro il 30 giugno 2015, del progetto per l'autostrada Valdastico Nord. L'approvazione non è tuttavia avvenuta entro il termine stabilito dalla Commissione a causa dell'opposizione ai nuovi lavori da parte di diversi sindaci della provincia di Trento. L'Italia intende procedere con i lavori all'interno della Regione Veneto, raggirando in questo modo l'opposizione della provincia di Trento. Su queste basi l'Italia ha chiesto un'ulteriore proroga rispetto a quella ottenuta nel 2013 per la quale non ha rispettato i termini.
Tali pratiche sono in contrasto con la normativa europea che prevede di rimettere a gara d'appalto l'assegnazione delle concessioni, una volta che queste sono scadute.
Non ritiene la Commissione di dover reagire al fatto che, nonostante la concessione del progetto sia scaduta, i lavori stiano per partire in un contesto di sostanziale illegittimità?