Risposta del Vicepresidente Federica Mogherini a nome della Commissione
11.9.2017
Come riferito dalla Commissione nella risposta data il 28 giugno 2017 dall'Alto rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini a nome della Commissione all'interrogazione scritta E-003023/2017: «L'UE si fonda sul rispetto dei diritti umani e sul divieto assoluto di discriminazione fondata su qualsiasi motivazione, inclusi la razza e il colore. La convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale prevede gli standard minimi che l'UE intende promuovere. La direttiva sull'uguaglianza razziale proibisce la discriminazione basata sull'origine razziale o etnica nell'accesso all'impiego e alla formazione, l'istruzione, la protezione sociale (comprese la previdenza sociale e l'assistenza sanitaria), i benefici sociali, l'adesione a federazioni di lavoratori e di datori di lavoro nonché l'accesso a beni e servizi. Inoltre, il piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia (2015-2019) comprende la lotta contro la discriminazione come uno dei settori di sua competenza. Il settore privato svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda l'eliminazione di ogni discriminazione. A tale riguardo, l'impegno dell'UE verso i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, con un forte quadro di riferimento denominato “Proteggere, rispettare e rimediare”, costituisce una piattaforma efficace per affrontare le questioni legate alla discriminazione, anche nel contesto occupazionale», compreso il settore della moda.