Proliferazione incontrollata della cimice asiatica ai danni delle colture delle regioni del Nord Italia
17.9.2019
Interrogazione con richiesta di risposta scritta P-002791-19
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Rosanna Conte (ID) , Marco Campomenosi (ID) , Francesca Donato (ID) , Gianna Gancia (ID) , Lucia Vuolo (ID) , Angelo Ciocca (ID) , Marco Zanni (ID) , Stefania Zambelli (ID) , Marco Dreosto (ID) , Matteo Adinolfi (ID) , Antonio Maria Rinaldi (ID) , Simona Baldassarre (ID) , Danilo Oscar Lancini (ID) , Massimo Casanova (ID) , Alessandra Basso (ID) , Annalisa Tardino (ID) , Susanna Ceccardi (ID) , Luisa Regimenti (ID)
Dal 2012, la cimice asiatica (Halyomorpha halys) si è diffusa a ritmi emergenziali anche in Italia, installandosi soprattutto nelle aree coltivate a frutteti, cereali e semi oleosi delle regioni settentrionali.
Questo parassita è responsabile di estesi danni all'agricoltura e la sua proliferazione mette in pericolo la sopravvivenza delle aziende.
L'insetto si moltiplica in modo esponenziale: ogni femmina può deporre fino a 300 uova, quattro volte l'anno. L'assenza di predatori o antagonisti naturali in Europa e le temperature caldo-umide ne favoriscono la riproduzione.
Nel 2018 sono stati stimati danni economici per 100 milioni di euro e si riscontra un grave impatto anche sull'ambiente e sul paesaggio, compresi l'aumento dei trattamenti insetticidi, l'abbandono delle colture e le infestazioni urbane e domestiche.
Visto che gli strumenti di lotta biologica richiedono procedure specializzate e hanno un costo elevato per agricoltori e amministratori locali e data la necessità di intervenire a sostegno delle aziende duramente colpite, può la Commissione comunicare:
- —come pensa di affrontare il problema della diffusione di tale specie invasiva in Italia e in Europa?
- —se intende attivare una misura temporanea straordinaria a valere sull'articolo 221 del regolamento (UE) n. 1308/2013 per rifondere i danni agli agricoltori italiani e finanziare opportuni interventi di contenimento e lotta biologica al parassita?