Il modello lombardo di politiche attive del lavoro - "Dote Unica Lavoro"
19.5.2020
Interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta P-003100/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Silvia Sardone (ID)
In considerazione degli effetti dell'emergenza Covid-19 sul mercato del lavoro, Regione Lombardia sta procedendo alla revisione degli obiettivi perseguiti attraverso il Fondo sociale europeo, anche in vista della definizione dei futuri programmi operativi per il periodo 2021-2027. A questo scopo risulta necessario risolvere definitivamente la duplice questione relativa al modello lombardo di politiche attive del lavoro, denominato "Dote Unica Lavoro": da un lato il riconoscimento delle attività, inclusa la formazione, eseguite dagli operatori privati e dalle agenzie per il lavoro accreditati solo in caso di raggiungimento di un risultato occupazionale, sulla base del relativo fabbisogno di aiuto del singolo disoccupato; dall'altro, il riconoscimento agli stessi operatori accreditati e alle agenzie per il lavoro delle attività di accompagnamento al lavoro, per il rischio di doppio finanziamento dell'implicita attività di matching tra domanda e offerta di lavoro.
Le suddette contestazioni generiche dei servizi di audit comunitari ridurrebbero l'impiego del FSE al solo riconoscimento di attività "a processo", a prescindere dei relativi risultati occupazionali.
Ciò premesso, può la Commissione chiarire la propria posizione, anche in considerazione degli indirizzi di orientamento al risultato già espressi nel vigente quadro regolamentare?